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L’assegnazione dell’abitazione familiare ad uno dei due genitori è possibile anche in caso in cui la frequentazione sia paritetica


Corte d’Appello di Bologna 27 febbraio 2024 n. 145

Nella vicenda in esame un nostro socio, in seguito ad una lunga CTU, otteneva la frequentazione con il figlio in maniera paritetica rispetto alla ex convivente; come conseguenza il Tribunale di Bologna, non essendovi più un genitore che potesse essere definito collocatario, revocava l’assegnazione dell’abitazione familiare (di proprietà del padre) alla ex compagna, la quale proponeva appello contro tale pronuncia.

La Corte d’appello di Bologna, richiamando sul punto un orientamento consolidato della Corte di Cassazione, accoglieva il gravame, stabilendo che il provvedimento di revoca della casa familiare non potesse costituire un effetto automatico dell’esercizio paritetico del diritto di visita, dovendo il giudice di merito valutare se il mutamento del regime giuridico dell’assegnazione della casa familiare fosse disposto nell’interesse del minore. 

I giudici di appello, dunque, nonostante i tempi paritetici di visita, ritenevano opportuno assegnare l’abitazione familiare alla madre in quanto la stessa, a differenza del padre, non avrebbe potuto reperire un alloggio nella stessa zona ove invece l’ex compagno risiedeva già, essendo proprietario di un altro appartamento quasi attiguo.

L’assegnazione dell’abitazione familiare alla madre veniva ritenuto l’unico modo per consentire l’applicazione dello stesso diritto di visita paritetico stabilito dal Tribunale, diritto che sarebbe stato inattuabile in caso di trasferimento della madre altrove.

Stefano Cera

L'avvocato Cera è un riconosciuto esperto nel diritto di famiglia, delle persone e dei minori, ambiti in cui opera con competenza e passione. Laureato in Giurisprudenza a Bologna nel 1999 e abilitato alla professione nel 2002, ha consolidato la sua preparazione con un prestigioso Master biennale in diritto delle relazioni familiari presso l'AIAF.

Dal 2015 è iscritto all'Albo degli avvocati presso le Magistrature Superiori, un traguardo che riflette il suo impegno e la sua eccellenza professionale. Autore di pubblicazioni di rilievo, come “Tutela della disabilità nella crisi della famiglia” (Giuffrè, 2022) e “Scusa del tu” (Midgard Editore, 2015), è una voce autorevole nelle riviste specialistiche “Persona e Danno” e “Il Familiarista”.

Attivo anche nel sociale, l'Avv. Cera è consigliere nazionale dell'Associazione Padri Separati e membro fondatore dell'Associazione Bolognese Amministratori di Sostegno, confermando il suo impegno non solo come avvocato, ma come punto di riferimento per il supporto alle persone e alle famiglie in difficoltà.

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