Copertina del libro Anonimato della partoriente e diritto dell'adottato all' accesso alle informazioni sulla famiglia di origine

Anonimato della partoriente e diritto dell'adottato all' accesso alle informazioni sulla famiglia di origine

Linda Zullo

Key Editore

2018

ISBN: 9788827901311

L'opera propone una disamina della filiazione, dalle modalità di accertamento, al rifiuto della madre di costituire un legame col figlio rimanendo anonima dopo il parto. Di questa tematica viene evidenziata anzitutto la trasversalità a tutte le ipotesi di dissociazione tra genitorialità biologica e genitorialità sociale. Inoltre questa scelta della partoriente, implica come conseguenza l'adottabilità del nato e la sua impossibilità di conoscere la madre se non al compimento dei cento anni di età. E' sul bilanciamento degli interessi della madre e quelli del figlio che si snoda l'analisi dell'istituto del parto anonimo, ripercorrendo l'iter giurisprudenziale nazionale ed europeo, che ha contribuito, nel totale silenzio del legislatore, ad eliminare il carattere irreversibile della scelta di partorire in anonimato. Viene messo in luce in particolare il sistema francese che ha costituito un modello per il mutamento della concezione dell'istituto in oggetto nel nostro ordinamento. Infine si offre una comparazione con alcuni Paesi Europei in cui la scelta di partorire anonimamente non è prevista o lo è a differenti condizioni.

Linda Zullo

L'avvocato Zullo è una professionista di spicco nel diritto internazionale della famiglia, con particolare attenzione a casi di separazione e divorzio tra coppie internazionali, riconoscimento di sentenze estere, affido e collocamento di minori. Iscritta all'Ordine degli Avvocati di Bologna dal 2019, si occupa anche di contratti di convivenza, unioni civili e diritti LGBT, portando una prospettiva inclusiva e moderna alla sua pratica.

Dal 2021 guida il team italiano di avvocati di diritto di famiglia nella prestigiosa Worldwide Independent Lawyers League (WILL), una rete globale che conta oltre 300 avvocati in 65 Paesi. La sua esperienza si estende a casi complessi di sottrazione internazionale di minori, rafforzando ulteriormente il suo profilo internazionale.

Autrice di numerose pubblicazioni di rilievo, ha scritto su temi come il diritto a conoscere le proprie origini, l'anonimato delle madri biologiche e la tutela dei disabili nei processi di cittadinanza e crisi familiare. Ha collaborato con autorevoli riviste come Persona e Danno e Giuffrè e ha partecipato come relatrice a convegni su diritto di famiglia e tutela dei minori.

Il suo approccio combinato di competenza giuridica e sensibilità sociale la rende una figura di riferimento per le famiglie e le persone che affrontano questioni legali complesse.

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